Lo scenario da fiaba, sarà visto grazie alla congiunzione dei pianeti: «Saturno» e «Giove». Allineamento interplanetario, che non si trovano così vicino da quasi 800 anni, fatto molto insolito, sarà visibile a partire dal 21 dicembre e durante tutta la settimana si potranno osservare le stelle che storicamente sono relazionate alla stella di Betlemme, i tre Re Magi. Nell’emisfero Settentrionale il 21 di dicembre avrà più visibilità.
Gli astronomi confermano il fenomeno che sarà visibile nell’emisfero Settentrionale, il 21 di dicembre solstizio d’inverno dopo il tramonto. Congiunzione unica e di rara bellezza, saranno così vicini da sembrare un’unica stella luminosa nel cielo e nelle ore notturne. Nell’antichità accadi nell’età media, nel 1226 e quando si credeva che la terra era piatta. Infatti già l’astronomo Johannes Kleper1 XVI secolo, aveva interpretato l’ipotesi sulla stella di Betlemme dei Re Magi alla che si riferivano nel nuovo testamento; ossia «triple alienazioni tra Jupiter, Venus, Saturno» (1623). Il solstizio d’inverno2, considerata la stazione più fredda dell’anno è il giorno più corto dell’anno, qualche tempo fa e prima dell’anno 1582, all’epoca, il solstizio d’inverno cadeva il 12 o il 13, dicembre, dopo e per via della modificazione tra il calendario civile e il calendario solare la tradizione è spostata al 21 o 22, dicembre in occasione del solstizio d’inverno e ove le giornate cominciano ad allungarsi.
Invece il giorno del 25 Dicembre fu fissata da Papa Giulio I, stabilita come un’antica «festa pagana del sole»; ma sempre per le ragioni legate ai «Solstizi». Data che segna l’inizio della stagione più fredda in generale, e in particolare segna il giorno più corto dell’anno – addirittura si pensa che il primato aspetti a Santa Lucia, il 13 dicembre ma, curiosamente è il giorno in cui inizia la rinascita del sole, sorgendo e allungando le durate delle giornate, a partire del giorno successivo.
Per questo motivo e dall’antichità è stata considerata alla pari di una vera e propria festa del Sol, INVICTUS3 ;ossia il Re dei Re dei pagani e dalla «Saturnalia», una delle più diffuse feste religiose popolari dell’antica Roma, si celebra ogni anno, dal 17 al 23 dicembre, in onore di Saturno l’antico Dio Romano della seminagione dal V secolo fino ad arrivare al giorno di natale, celebrazione per il cristianesimo. E dove il «centro della via lattea» si trova esattamente sotto la posizione del sole il 21 dicembre.4
Gli estuosi ci riferiscono che nell’antichità moltissime popolazioni festeggiavano i passaggi dalle tenebre alla luce soprattutto nelle popolazioni pre-cristiane, «germaniche» e «celtiche» mentre realizzavano vari riti propiziatori e di commemorazione. Nell’antica Roma ad esempio, si bacchettava un albero propiziatorio di buon augurio e che può essere considerato l’antenato l’albero di natale e la celebrazione «saturniana» festa che prende il nome del «Dio Saturno» che è legata a la festa della nascita di Gesù. Invece In Irlanda celebravano il solstizio d’inverno, tipica festa già prima del cristianesimo, soprattutto nella «Newgrange» località preistorica, costruita nel 3200, a.C.; la cui commemorazione consistente in bruciare, «grandi falò» per spaventare gli «spiriti cattivi»; tradizione proseguita ai giorni nostri, influenzando l’odierno «festival delle luci», spettacolo che si svolge alla stessa ora e nello stesso giorno da più di 5.000 anni. Gli Egizi ancora prima del XIII secolo a.C., il loro culto fu dominato dal sole, il Re Ramses II fece costruire il tempio in suo onore nella città sacra di «Eliopoli», caratteristica principale furono le diversità di nomi che diedero al sole e d’accordo all’orario e alla sua posizione e così all’inizio delle giornate li chiamarono «Horus o Kheper», al sole splendente del mezzogiorno «Ra», e nel tramonto «Autumn». Il solstizio d’estate rappresenta l’omonima stagione, è anche la festività della religione cristiana, commemorazione di Giovanni Battista, le cui celebrazioni tradizionali si tramontano nel tempo con la «Notte di San Giovanni»
Secondo il Vangelo di Matteo, i tre Re Magi seguirono le vie indicate dalla «stella» si crede che furono, tre astrologi conoscitori degli eventi del firmamento, e giunsero da Oriente a Gerusalemme, posto dove era nato Gesù, che sarebbe diventato i Re dei Giudei. La storia della visita tramandata tradizionalmente, è secondo gli scienziati e una costruzione «midrashica»5: Ossia un attento studio nei confronti di una realtà e l’indagine sui significati di testi biblici. Ma la Stella sarebbe prodotta da un allineamento dei pianeti accaduto l’anno 6, a.C., e che nel 6° anno C. ci fu un altro allineamento dei tre astri: Giove-Sole-Luna, questa certezza dell’evento della «cometa apparsa il giorno della nascita di Gesù»
- Kleper (1571-1630), Keplero in Italiano: Studioso-Astronomo, Matematico, aveva il compito di redigere carte Astrale e fare previsioni astrologiche.
- Solstizio: in Latino – Sole fermo.
- Invictus – significa: imbattuto, indomito- e il Sole per i pagani.
- Green Mi.
- Termine in Italiano viene tradotto come “Memorie”, ricercata a fornire un insegnamento