Oggi i ragazzi hanno fatto veloci progressi nel vasto uso del web, interagendo attraverso le connessioni e la partecipazione di massa, usufruendo delle potenzialità e dell’ampliamento della rete, con cui i ragazzi/e hanno a che fare ogni giorno. Ma la velocità con cui si connettono ai luoghi lontani hanno influenzato i comportamenti, i ragionamenti, i modi di agire nel “fare”, del “sapere” e del “sapere fare”, ecc. Oggi, per proteggerli, “prendiamo coscienza della necessità del controllo per tutelarli” dai “reali rischi del web”, decisione che si presenta come una “realtà necessaria”; ma può trasformarsi in un eccessivo controllo, impedendo l’avanzamento della conoscenza.
Lo “sviluppo delle tecnologie” ha permesso il rapportarsi in tempi rapidi con le interazioni fra i singoli e i gruppi. I ragazzi, infatti, oltre che essere aggiornati sulle ultime scoperte in quasi tutti i campi scientifici sociali ed economici, navigano in siti incogniti e nascosti, con delle conseguenze gravissime, causando danni a volte devastanti nei giovani e nei bambini, recando molti pericoli con sé. Infatti la fragilità dei giovani li mette nelle condizioni di essere vittime del «Real time»: sono indirettamente invitati a insolite partecipazioni in rete, guidati dalle curiosità a livello globale.
L’utilizzo di ampia portata della rete in maniera non adeguata è un segnale fondamentale delle situazioni difficili in cui ci troviamo: la comunicazione intergenerazionale e soprattutto la perdita dell’interesse per le cose durature. I ragazzi e giovani trovano difficoltà nei contenuti capaci di orientarli nel presente e nel progettare il loro futuro, così come rendere positivo l’incontro con gli altri. Abbandonate le strutture logico-deduttive e lineari, apprendono per “scoperta”, hanno un “ragionamento più libero”, dove prevale la modalità emozionale del momento, l’interesse per il “real-time”. L’immediatezza di recuperare informazione dalla rete e la condivisione con il gruppo sul web e sui social media fa diventare i ragazzi più fragili e dipendenti. Si tratta dei Nativi Digitali, cioè i giovani dai 13 ai 24 anni: socializzando in rete e adattandosi alle nuove tecnologie che utilizzano le diverse applicazioni in tempo reale hanno sviluppato un nuovo modo di pensare, di parlare e di comunicare.
Lima, Ciudad de los Reyes, fondata da Francisco Pizarro il 18 gennaio del 1535, con il nome della “Città dei Re”. Il nome della città deriva da una leggenda risalente ai tempi della sua fondazione.
Secondo il Vangelo di Matteo, al Capitolo 2, nell’antico testamento, l’Epifania, festività del sei di Gennaio, giorno della prima manifestazione pubblica di Gesù, con la intercessione dei tre Re Magi, che dopo il sorgere della stella intrapresero il cammino verso l’incontro a Betlemme di Giudea. Gli Artisti riproducono le scene dell’adorazione dei tre Re Magi. Nel dipinto del Giotto: si può osservare una «Cometa del 1305; d’allora ha influenzato sulla tradizione devota delle popolazioni; leggenda della «rivelazione», inoltre a ciò si configurano come il simbolo speciale della natività dei Re dei Giudei, nella «Cappella degli Scrovegni» a Padova. Invece la Adorazioni dei tre Re Magi di Bartolomé, Esteban Murillo, nel Museo d’Arte di Toledo, Ohio, (1655-1660).
Le commemorazioni vede i festeggiamenti tradizioni costumi in diverse longitudini e con differenti tempistiche: Nelle isole di Christmas nella Repubblica di kiritimati, saranno gli abitanti dell’isola a sentire i ritocchi delle campane, e vedere gli spettacoli pirotecnici che annunciano l’inizio di un nuovo anno. In riferimento al nostro fuso orario, a mezzo giorno, ora italiana del 31 dicembre 2020, loro saranno i primi a brindare l’arrivo dell’anno 2021. Proseguendo i festeggiamenti tradizionali in ogni paese del globo terrestre: ci avviciniamo alla tappa conclusiva che ci porterà all’ultimo posto dove si festeggerà il prossimo capodanno. Alle tredici ore italiana, e su Howland Island, nell’Arcipelago delle Samoa Americane con la capitale “Pago pago”, saranno gli ultimi a festeggiare, e quando in Italia sarà già il primo gennaio a le ore tredici.
Lo scenario da fiaba, sarà visto grazie alla congiunzione dei pianeti: «Saturno» e «Giove». Allineamento interplanetario, che non si trovano così vicino da quasi 800 anni, fatto molto insolito, sarà visibile a partire dal 21 dicembre e durante tutta la settimana si potranno osservare le stelle che storicamente sono relazionate alla stella di Betlemme, i tre Re Magi. Nell’emisfero Settentrionale il 21 di dicembre avrà più visibilità.
Gli eventi astronomici, le «eclissi» che dall’antichità hanno incuriosito le popolazioni si mostreranno “sovrani” e, insieme ai loro bagliori e coni d’ombra, metteranno in sussulto l’intero pianeta. Gli studiosi di astronomia ci annunciano un evento grandioso e momentaneo; curiosità che si verificherà a breve.
Nello stato di guerra nel quale si trovò il Perù, suoi cittadini e le famiglie sono state un punto fermo, in difesa dell’amata patria.
Le oscillazioni meridionali delle acque dell’Oceano Pacifico, ovverossia: lo spostamento delle acque che si avvicinano alle coste del Perù, prendendo così il nome di «Corrente del niño», nome dato dai pescatori del Nord peruviano, in riferimento alla sua presenza nel mese della commemorazione della nascita di Gesù, appunto nel mese di dicembre