Quello che sta succedendo adesso è che ci sono, in alcuni casi, delle ricadute nelle persone che hanno già avuto il Covid-19, e la diffusione del virus da parte delle persone asintomatiche; ma se si interrompono prima le catene di trasmissione del virus si possono fermare i contagi». Gli studi e le ricerche per combattere la pandemia odierna non si fermano, «“le prove salivari” stanno dando risultati nel controllo della diffusione
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Ovunque e da sempre, si sente dire che gli incidenti accadono sempre, che le percosse fatte negli interventi dall’autorità spesso e volentieri hanno diverse giustificazioni. Infatti sono le vittime, i colpevoli.
Negli ultimi 25 anni, i dati epidemiologici hanno costantemente mostrato livelli più elevati di cattiva salute e minori aspettative di vita negli uomini rispetto alle donne. Questo è in parte dovuto ai comportamenti rischiosi come il «fumo» e «consumo di alcol», che sono più comuni tra gli uomini che tra le donne e aumentano la probabilità di sviluppare ipertensione, malattie cardiovascolari e le malattie polmonari.
Nel periodo del lockdown forzato disposto dai governi nella lotta contro il Covid, sono stati segnalati molti casi di donne scomparse, sparite nel nulla. Si è trattato di donne adulte, adolescenti e bambine.
La pandemia non è la stessa per tutti: c’è il gioco delle regole e le regole del gioco basate sulle diversità e il luogo d’origine, che è regolato da pesi differenziali in base alle condizioni sociali, politiche ed economiche
La virulenza inizi pandemia che si è sparsa in alcune città del Centro e Sud America non è verosimilmente provocata dal caldo o dal freddo. È probabile che sia dovuta alla giovinezza degli abitanti
I paesi travolti dalla pandemia sono le zone di economie solide, con infrastrutture ospedaliere di alta qualità come Italia, Francia, Spagna, Stati Uniti. Questo dimostra che la prosperità e lo sviluppo non sono garanzie contro l’epidemia. Ciò che invece determina il successo nel contrasto del morbo è la tempestività di gestione e di implementazione delle azioni di risposta alla pandemia
Il timore del contagio del Covid-19 ha provocato diversi scontri, impaurendo alcuni gruppi della popolazione e incutendo timore e senso di segregazione tra di essi.
La celerità con cui si spande il contagio non permette concedere assistenza sanitaria a tutti, alcuni ospedali hanno già collassato, mancando i posti di degenza intensiva, chiudendo i pronti soccorsi, alcuni muoiono nelle case contagiando agli altri parenti.
Il lock down totale imposto dalle autorità risulta insostenibile da rispettare, motivo per cui alcune persone disattendendone l’appello, scelgono di uscire di casa alla ricerca di lavoro e, allo scopo di provvedere il sostento alle loro famiglie: i contagi aumentano: in fine ho sì “muore di fame ho di COVID”, scelte impensate impossibile di ovviare.